Quanto sfoggio della perfezione in un mondo tutt’altro che perfetto
“A mia nonna Gilda, che nella forma del naso, nella profondità del cuore e nel mio carattere ombroso e affilato di strega, non morirà mai” – Emanuela Valentini
Inizi ‘900, Francia. La pace tra gli stati europei è effimera e messa in discussione da rivalità, sete di conquista e moti di ribellione. A Rouen vige il culto della perfezione estetica. Se i ricchi curano i loro difetti fisici con delle protesi d’oro, trasformandoli in simboli di bellezza, i poveri ritenuti più strani finiscono nel circo di Madame Grotesque, un posto macabro in cui creature emarginate e deformi si guadagnano da vivere divenendo oggetto di scherno e di divertimento dei potenti. Nel frattempo, in una prigione sotterranea segreta, i dissidenti vengono indebitamente impiegati nella costruzione di macchine da guerra… Una scrittura avvolgente e piena, un romanzo corale dall’ambientazione potente, un’avventura steampunk distopica piena di personaggi tormentati e cose che non dovrebbero accadere. Un’adolescente muta non dovrebbe essere costretta a lavorare in un circo dei mostri; una ragazza intrepida e generosa non dovrebbe essere ridotta in schiavitù; un giovane coraggioso che si affida alla poesia non dovrebbe essere ostaggio di sudici poteri.